Difetti refrattivi della vista

Alcuni difetti della vista non consentono ai nostri occhi di mettere a fuoco gli oggetti, leggi la guida per scoprire i difetti più comuni e come superarli utilizzando le lenti a contatto giornaliere.

Ricorda che gli occhi sono la nostra porta sul mondo e dobbiamo averne la massima cura, controllandoli presso un oculista con regolarità. Ecco le problematiche più comuni.

Miopia

MiopiaCon la MIOPIA gli oggetti posti a distanza ravvicinata, vengono visti correttamente a fuoco, mentre quelli più lontani appaiono tanto più sfocati e indistinti tanto più sono distanti e tanto la più la miopia è elevata.

La miopia si misura in diottrie; si parla di miopia lieve quando il difetto è inferiore a 3-4 diottrie, di miopia media o medio – forte sino a 8-9 diottrie, di miopia elevata al di sopra di questi valori. Si tratta in generale di una condizione dovuta ad una aumentata lunghezza del bulbo oculare oppure ad una eccessiva curvatura della cornea o del cristallino.

Ipermetropia

IpermetropiaE’ un problema che affligge circa un quarto della popolazione. L’ipermetrope vede molto bene gli oggetti lontani, ma ha difficoltà a vedere oggetti vicini.

I sintomi principali sono mal di testa, bruciore, lacrimazione, ecc. e si manifestano specialmente nella visione da vicino, in conseguenza all’eccessivo uso dell’accomodazione, ad esempio il troppo studio.

Solo in una fase più avanzata vi è un calo dell’acutezza visiva che si manifesta prima nella visione per vicino poi anche nella visione a distanza, quando l’accomodazione non è più in grado di compensare l’ipermetropia.

Astigmatismo

Astigmatismo

La deformazione dell’immagine è tanto maggiore quanto più elevato il grado di ASTIGMATISMO. L’astigmatismo è un vizio di refrazione dovuto ad un’anomala curvatura della cornea, che invece di essere sferica presenta una forma oblunga o ovale.

Il risultato sul piano visivo è che i raggi di luce saranno messi a fuoco in due punti dell’occhio, anziché in uno soltanto: in pratica, l’immagine si forma contemporaneamente davanti e dietro la retina e la visione appare più o meno annebbiata. Le immagini vengono percepite deformate lungo una certa direzione che dipende dalla direzione dell’astigmatismo.

Presbiopia

PresbiopiaFino al 40° anno di età il cristallino presente nell’occhio è in grado di regolarsi in modo tale da consentirci una visione distinta sia da vicino che da lontano. Questo processo è noto come accomodazione. Con il tempo la plasticità del cristallino e la capacità funzionale del muscolo ciliare si riducono.

Il soggetto presbite avverte un senso di appannamento e di stanchezza visiva, specialmente nelle ore serali e in condizioni di scarsa illuminazione durante la lettura o in altre attività che impegnano la visione da vicino, come ad esempio quando si passa molto tempo d’avanti al computer. Per cercare la messa a fuoco il paziente tenderà ad allontanare sempre di più il libro o il giornale che intende leggere fino a quando non sarà più sufficiente la lunghezza dell’intero braccio per compensare il deficit visivo e si passerà agli occhiali.

Nei miopi la presbiopia insorge più tardi o, almeno apparentemente, non insorge affatto, in quanto il soggetto miope molto spesso si abitua a togliersi gli occhiali che usa per vedere da lontano. Negli ipermetropi, invece, il processo inizia prima e ha una evoluzione più rapida, dal momento che la presbiopia si somma al vizio refrattivo di base.