Si possono usare le lenti a contatto durante la gravidanza?
I nove mesi di gestazione rappresentano per la donna un periodo di enormi cambiamenti fisici. Ogni organo del corpo femminile è sottoposto a stress e a trasformazioni atte alla crescita del feto e al successivo parto. Anche a livello ormonale, i cambiamenti sono all’ordine del giorno. Queste variazioni fisiologiche coinvolgono anche gli occhi e molte future mamme si chiedono se è possibile, durante la gravidanza, portare le lenti a contatto. La risposta è si, ma è opportuno spiegare il perché, considerando le credenze e le notizie fuorvianti inerenti questo argomento.
Durante i nove mesi della gravidanza e, sopratutto nell’ultimo trimestre, le future mamme, possono lamentare problemi di vista. Non c’è nulla di allarmante poiché è un normale calo dovuto ai cambi ormonali che avvengono anche a carico dell’occhio. Nel sangue della donna circolano grandi quantità di estrogeni, di gonadotropina corionica umana, progesterone e relaxina, e queste sostanze, possono portare ad un ispessimento temporaneo della cornea con relativi problemi di messa a fuoco.
Il rigonfiamento della cornea e l’ispessimento del cristallino può portare a sentir meno confortevoli le lenti a contatto. Ma la vista non si è improvvisamente indebolita. E’ un fenomeno transitorio che nella maggior parte dei casi (a meno che non subentrino diabete gestazionale o gestosi) si risolve con la fine dell’allatamento.
Anche i problemi legati alla lacrimazione sono imputabili all’azione ormonale. Durante i nove mesi, molte donne lamentano secchezza del bulbo oculare o eccessiva lacrimazione. La gonadotropina può indurre ad una maggiore lacrimazione mentre, gli estrogeni, possono indurre secchezza. I sintomi sono molto soggettivi, ma in tutti i casi, un buon collirio o le lacrime artificiali, possono alleviare molto i problemi a livello di film lacrimale.
Una temporanea distorsione della cornea può portare a fastidi nell’indossare le lenti a contatto, questo non vuol dire rinunciare alla comodità per sempre. Si possono portare tre o quattro ore e poi ricorrere agli occhiali e alle lacrime artificiali e, subito dopo il periodo dell’allattamento, tornare a portarle per un tempo maggiore. Nel caso invece, si lamenti un calo della vista, recarsi dall’oculista e dall’ottico per farsi consigliare quali usa e getta adottare, è la scelta migliore.
La comodità delle lenti a contatto giornaliere, il loro costo e la possibilità di tornare, a fine allattamento, alla propria gradazione, fa si che le lenti siano la scelta economica e pratica migliore. Un’ultima, ma non meno importante, attenzione la si deve avere per quanto riguarda pulizia, disinfezione e scadenza delle lenti a contatto.
Durante i nove mesi di gestazione le difese immunitarie si abbassano, essendo proiettate a difesa del feto. Quindi, anche a livello oculare, le normali regole igieniche in fatto di LAC andranno rispettate con molta più cura.
Dai uno sguardo alla nostra guida completa all’uso delle lenti a contatto, oppure consulta la sezione FAQ per ulteriori approfondimenti.